mercoledì 9 maggio 2018

Italo Calvino - Le città invisibili (demografia e sviluppo sostenibile)

ITALO CALVINO

(Cuba 1923- Siena 1985)




1 - VITA -   è stato un PARTIGIANO, durante la 2° guerra mondiale.

OPERE

2 - LE CITTA' INVISIBILI, 1972

- In questo romanzo si racconta che Marco Polo, alla corte dell'Imperatore dei Tartari Kublai Kahn, descriva al sovrano le tante piccole città che fanno parte del suo immenso impero e che lo stesso Marco Polo ha visitato.

Cornice: la cornice è rappresentata da brevi dialoghi in cui l'imperatore chiede a Marco Polo di descrivere ciò che ha visto nei suoi viaggi.

- Le città invisibili: Marco Polo descrive 55 città che rappresentano la complessità, il disordine della realtà che ci circonda, che è spesso insondabile, incomprensibile, quindi INVISIBILE

Le città sono fatte di sogni e di paure, spesso nascoste sotto prospettive ingannevoli e sfuggenti: il lettore è obbligato a cercare una logica, un ordine, un significato proprio in quello che legge, non può rimanere passivo.


EUFEMIA - è la città degli scambi di merci e idee - LINK al testo;

PROCOPIA -  LINK al testo: 
- descrive la preoccupazione per il sovraffollamento del pianeta;
- mostra un ambiente che deve bastare per fornire 
SPAZIO CIBO
ad una popolazione sempre crescente.

Il sovrafollamento spinge la popolazione 
- a colonizzare anche spazi non adatti all'insediamento (le facce occupano anche i fossi, i rami degli alberi...)
- a consumare tutte le risorse e i cibi disponibili.

Adesso proviamo a vedere una breve animazione relativa alla città di 
TECLA, la città delle impalcature, della necessità di costruire e colonizzare ogni spazio; LINK

LEONIA -  LINK: affronta il tema delle difficoltà legate allo smaltimento dei rifiuti, sempre più abbondanti e praticamente indistruttibili;

Proviamo con LAUDOMIALINK (questa è molto triste e complessa... non l'abbiamo ancora spiegata bene e non importa ripassarla).


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DEMOGRAFIA
/ \
demos (popolo) + grafia (studio/scrittura)


scienza che studia quantitativamente la popolazione, analizzando i fenomeni di
stato (situazione caratteristica di un posto/periodo)
movimento (situazioni che cambiano tra posti e periodi diversi)


- analizzando le causelegati a variazionidiatopiche (tra luoghi diversi)


- prevedendo gli sviluppidiacroniche (tra periodi diversi)

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DOVE VIVE LA POPOLAZIONE?
La distribuzione demografica è eterogenea,
perché è condizionata da elementi
naturali (clima, abitabilità, disponibilità di risorse    naturali...)
antropici (cultura, livello di sviluppo, disponibilità di lavoro, guerre...)
-> la popolazione si concentra nelle zone più favorevoli;
  • zone più densamente abitate: Europa occidentale, Asia sud-orientale, America Nord e l'Africa in corrispondenza delle metropoli.
  • zone meno densamente abitate: aree desertiche, foreste pluviali, aree polari e ad altitudini elevate.

Per calcolare il numero di persone che vive in un determinato territorio si utilizzano:
  • densità demografica: rapporto tra numero di abitanti e superficie sulla quale risiedono. (abitanti/km2)
  • densità fisiologica: numero di abitanti per unità di terreno agricolo produttivo: es in Egitto, dove le sole zone abitate sono lungo il Nilo, la densità aritmetica è di 77ab/km2, mentre le densità fisiologica, che prende in considerazione le sole zone abitate lungo il Nilo, è di 3.150 ab/km2)
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QUANTI SIAMO e SAREMO?


OGGI
  • dal 31 ottobre 2011 siamo 7 miliardi con densità media mondiale di 47 ab/km2
  • incremento demografico: la popolazione mondiale aumenta al ritmo di 1 milione di persone in più ogni 5 anni;
  • l'incremento è distribuito in modo eterogeneo
|
elevato incremento
|
basso incremento
società poco sviluppate, in cui prevalgono i bambini e i giovani, che raramente raggiungono età avanzate (grafico a piramide)





società ricche e sviluppate, in cui le famiglie fanno pochi figli che spesso raggiungono età avanzate
(grafico a botte)

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