giovedì 7 giugno 2018

Luigi Pirandello: il "Decadentismo"

DECADENTISMO


DOVE e QUANDO
- E' una corrente letteraria nata in Europa agli inizi del '900.


IL PENSIERO RICORRENTE
I temi cari agli scrittori decadenti sono:
- L'esaltazione dell'individualità e di ciò che rende unico ogni essere umano.
- La scoperta e l'analisi dell'inconscio, dell'elemento irrazionale, che diventa il protagonista di racconti e poesie.
- Un angosciante senso di solitudine.


LA CONTRAPPOSIZIONE AL VERISMO
- Si sviluppa una forte contrapposizione nei confronti del Verismo di Verga, dal momento che gli artisti puntano sul soggettivismo estremo, sulla dimensione del sogno e del mistero.
- Mentre gli scrittori Veristi pensano che si possa osservare l'essere umano in modo scientifico, come sotto la lente di un microscopio, gli scrittori decadenti esprimono un senso di perplessità, smarrimento, crisi esistenziale;
- Si sviluppa il dubbio che l'uomo non possa in realtà conoscere e comprendere la complessità di ciò che lo circonda;
- L'arte è il solo modo di conoscere la realtà e le sue sfumature, proprio perché è uno strumento soggettivo e non oggettivo: per questo aspetto non si può contare sulla scienza, troppo fredda e distaccata, quindi incapace di rispondere alle domande più profonde dell'animo umano.



Luigi Pirandello: 1867-1936



Ricordiamo almeno
- che nel 1924, come era abbastanza comune all'epoca, ha aderito al partito fascista, dal quale si è allontanato dopo pochi anni

 - che nel 1934 ha vinto il premio NOBEL per la letteratura






 "Uno, nessuno, centomila" (1926)




Trama -
Il protagonista, di nome Vitangelo Moscarda, detto Gengè, è una persona ordinaria, benestante, che ha ereditato dal padre una banca e vive di rendita.
Proprio all'inizio del romanzo, il protagonista si indispettisce perché sua moglie Dida gli fa notare che il suo naso pende leggermente a destra: lui, che non si era mai accorto di questa sua caratteristica, comincia a riflettere sul fatto che le persone che ci circondano hanno di noi un'opinione diversa dalla nostra. Tutto il romanzo procede, in forma di monologo, con il protagonista che sviluppa la seguente riflessione.
Ognuno di noi è contemporaneamente UNO, NESSUNO e CENTOMILA.
- Ogni individuo è una persona sola, dal punto di vista fisico (UNO)
- Contemporaneamente, ognuno è un individuo diverso agli occhi di chiunque lo conosca e che ne ha ha un'opinione, quindi corrisponde a tante persone quante sono quelle che lo conoscono (CENTOMILA).
- La conclusione di questo ragionamento è che in realtà non c'è nessuno, né un familiare, né un amico, che possa realmente conoscerci, quindi siamo soli, anzi non esistiamo agli occhi degli altri nella nostra vera identità (NESSUNO).

Leggiamo alcune citazioni dal romanzo, nelle quali si legge il pensiero di Moscarda.

- “Mi si fissò invece il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato d'essere.”


- “Non mi conoscevo affatto, non avevo per me alcuna realtà mia propria, ero in uno stato come di illusione continua, quasi fluido, malleabile; mi conoscevano gli altri, ciascuno a suo modo, secondo la realtà che m'avevano data; cioé vedevano in me ciascuno un Moscarda che non ero io non essendo io propriamente nessuno per me: tanti Moscarda quanti essi erano.”

- “Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.”

Ossessionato da questi pensieri, Vitangelo Moscarda decide di dedicarsi esclusivamente alla ricerca di sé stesso, perdendo in questo modo ogni contatto con la realtà e con le persone che gli stanno intorno.


Alla fine, lasciato dalla moglie e dagli amici, dopo aver perso il lavoro e ogni fonte di guadagno, il protagonista si ritroverà in un ospizio, felice di essersi liberato dei vari uno e centomila e di essere diventato finalmente NESSUNO.


"La giara"



E' una novella, pubblicata nell'anno 1917 all'interno della raccolta "Novelle per un anno".

Una rappresentazione cinematografica di questa novella è presente all'interno del film "Kaos" dei fratelli Taviani, uscito nel 1984: lo potete vedere cliccando qui, dura circa 40 minuti.


LINGUA
Il titolo originale è "A giarra" e il linguaggio utilizzato è il dialetto della città siciliana di Agrigento.

TRAMA
Il racconto è ambientato in Sicilia dove, durante la raccolta delle olive il padrone di un podere, Don Lollò, fa arrivare una grossa giara nuova per contenere l'olio che verrà prodotto con il raccolto.

Durante la notte, qualcuno spacca in due la giara, allora il padrone chiama Zi' Dima, un artigiano abilissimo nel "ricucire" le giare, proprietario di un mastice, ovvero di una colla, davvero portentoso.

Per cucire la giara, Zi' Dima si infila nella giara, ma una volta aggiustata non riesce più ad uscirne. A questo punto inizia una diatriba tra Don Lollo' e Zi' Dima:  il primo pretende che l'artigiano paghi per uscire dalla giara, visto che la deve rompere, il secondo ribatte dicendo che piuttosto che pagare nella giara ci vive.

Durante la notte Zi' Dima organizza una festa con i braccianti del podere, lui al centro dell'aia nella giara a cantare a squarciagola e i contadini a ballare intorno. la cosa fa arrabbiare Don Lollo' che scende nell'aia e con un calcio fa rotolare la giara che va a rompersi contro un ulivo liberando Zi' Dima che "vince" la disputa con Don Lollo'.



TEMI CARI A PIRANDELLO

In questa novella sono presenti vari temi cari all'autore:
- la molteplicità dei punti di vista
- l'importanza dei beni materiali per la povera gente e il contrasto tra Don Lollò, un uomo avaro che tiene in conto solo la ricchezza materiale, e Zi' Dima, possessore di un bene intellettuale, ovvero la ricetta del mastice;
- i conflitti interpersonali irrisolvibili;
- l'ambiente contadino siciliano, caro anche a Verga;


mercoledì 23 maggio 2018

Geografia: uomo e ambiente

ITALO CALVINO

"Marcovaldo
Ovvero: le stagioni in città" (1963)






- E' una raccolta di 20 novelle, il cui protagonista è Marcovaldo, un ingenuo manovale che, per problemi economici, si è trasferito dalla campagna in una enorme città, che non viene mai nominata.

- Marcovaldo lavora in una ditta enorme e spersonalizzante, la SBAV, nella quale ogni individuo è solo un ingranaggio insignificante di un grande macchinario.

- Lo accompagnano nell'impresa, la moglie e i figli, tutti caratterizzati da nomi altisonanti, come se si trattasse di eroi guerrieri che, nell'inserirsi in questa gigantesca città, devono sconfiggere un mostro.

- Il tema ricorrente di ogni novella è la ricerca della natura all'interno della gigantesca metropoli, ma ogni racconto ha un finale amaro e si chiude con l'insuccesso dell'impresa.

- Novella 14 -  "La luna e Gnac". LINK al testo



Sintesi -
Marcovaldo e la sua famiglia vivono la notte ad intermittenza: venti secondi al chiaro di luna, alla ricerca di costellazioni, e venti secondi alla luce fosforescente dell'insegna pubblicitaria al neon della Spaak-Cognac. Una sera, mentre Marcovaldo cerca di illustrare ai figli le varie costellazioni, Michelino, guerriero armato di fionda e sassolini, con una sola raffica sconfigge lo "GNAC". Passano venti secondi, l'insegna non si accende e tutta la famiglia viene proiettata nello spazio buio e infinito, nella notte vera. La scritta luminosa sul tetto di fronte diceva solo "Spaak-Co". Ma il sogno dura molto poco e la mattina del secondo giorno arrivano gli elettricisti. Nel frattempo alla mansarda di Marcovaldo si presenta un agente pubblicitario, il dottor Godifredo, che dichiara di lavorare per la principale concorrente della Spaak, la Cognac-Tomawak. Così Marcovaldo firma un contratto che prevede la distruzione, da parte dei suoi figli, dell'insegna rivale ogni volta che questa fosse riparata. E la Spaak, travolta dai debiti per le continue riparazioni, fallisce.

La luna torna a splendere nel cielo di Marcovaldo fino a quando non arrivano gli elettricisti per montare la nuova insegna "Cognac-Tomawak", che segna la sconfitta di Marcovaldo e la vittoria della Natura artificiale. Ora le notti di Marcovaldo durano solo due secondi.


Riflettiamo:

- di cosa si occupa la geografia?
- che differenza c'è tra la geografia, che è una scienza, e una raccolta di novelle, che sono invece una forma di espressione artistica?
- su quali tematiche geografiche si sofferma Calvino nella novella intitolata "La luna e Gnac"?

- UOMO che MODIFICA l'ambiente naturale: la natura è stata schiacciata dalla città, non solo nel suo spazio orizzontale, cioè il territorio, ma anche in quello verticale, cioè il cielo.

- INQUINAMENTO LUMINOSO: si parla di inquinamento luminoso quando i livelli di luce che dovrebbero essere naturalmente presenti nell'ambiente notturno, vengono alterati.




 
CITTA' e altri agglomerati:


CLASSIFICAZIONE dei CENTRI URBANI

- In base alle dimensioni, alla struttura o al numero di abitanti, i centri urbani si classificano così:
 

città - centro urbano con oltre 20.000 abitanti 

area metropolitana – zona circostante una città, che ne dipende per vari servizi e che ha con essa strettissimi rapporti economici, sociali e culturali (nb: fitta rete di trasporti)

metropoli – città di grandi dimensioni, la cui area metropolitana raggiunge o supera 1.000.000 di abitanti.

conurbazione - area urbana policentrica comprendente alcune città che, attraverso la crescita della popolazione e l'espansione urbana, si sono saldate tra di loro e hanno formato un'area uniforme e contigua (es Firenze, Prato, Pistoia; area metropolitana di Roma). 



schema dell'evoluzione di una cittàL'evoluzione di una città: 
1) una grande città 2) una città con le città satelliti 3) lo spazio fra la metropoli e le città satelliti comincia ad essere occupato 4) la metropoli è diventata una conurbazione;


megalopoli

- più metropoli o conurbazioni collegate tra loro da una fitta rete di trasporti possono formare una megalopoli; 
- è un'area molto vasta di dimensione regionale, con popolazione che può raggiungere i 25 o i 100/150 000.000 di abitanti.


schema di una megalopoli, con le città collegate da rapide vie di comunicazione
- es la "Megalopoli Atlantica" si stende per 100 km da Boston a New York, conta 50 milioni di ab; la "Megalopoli della regione dei Grandi Laghi" in America; la megalopoli lungo le coste della California da San Franciso a Los Angeles.
- es la "Megalopoli europea", chiamata anche "Banana blu"







A proposito di globalizzazione e di mondo che cambia, vi ripropongo la canzone di Niccolò Fabi uscita nell'album "Una somma di piccole cose" (2016)!




Ecco il video della anzone - LINK

HA PERSO LA CITTA'

Hanno vinto le corsie preferenziali 
hanno vinto le metropolitane 
hanno vinto le rotonde e i ponti a quadrifoglio 
alle uscite autostradali 
hanno vinto i parcheggi in doppia fila 
quelli multi-piano, vicino agli aeroporti 
le tangenziali alle 8 di mattina e i centri commerciali 
nel fine settimana 
hanno vinto le corporazioni infiltrate nei consigli comunali 
i loschi affari dei palazzinari 
gli alveari umani e le case popolari 
e i bed & breakfast affittati agli studenti americani 
hanno vinto i superattici a 3.000 euro al mese 
le puttane lungo i viali, sulle strade consolari 
hanno vinto i pendolari 
ma ha perso la città, ha perso un sogno 
abbiamo perso il fiato per parlarci 
ha perso la città, ha perso la comunità 
abbiamo perso la voglia di aiutarci.



Hanno vinto le catene dei negozi 

le insegne luminose sui tetti dei palazzi 
le luci lampeggianti dei semafori di notte 
i bar che aprono alle 7 
hanno vinto i ristoranti giapponesi 
che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese 
i locali modaioli, frequentati solamente, da bellezze tutte uguali 
le montagne d’immondizia, gli orizzonti verticali 
le giornate a targhe alterne e le polveri sottili 
hanno vinto le filiali delle banche, hanno perso i calzolai 
e ha perso la città, ha perso un sogno 
abbiamo perso il fiato per parlarci 
ha perso la città, ha perso la comunità 
abbiamo perso la voglia di aiutarci.

mercoledì 9 maggio 2018

Italo Calvino - Le città invisibili (demografia e sviluppo sostenibile)

ITALO CALVINO

(Cuba 1923- Siena 1985)




1 - VITA -   è stato un PARTIGIANO, durante la 2° guerra mondiale.

OPERE

2 - LE CITTA' INVISIBILI, 1972

- In questo romanzo si racconta che Marco Polo, alla corte dell'Imperatore dei Tartari Kublai Kahn, descriva al sovrano le tante piccole città che fanno parte del suo immenso impero e che lo stesso Marco Polo ha visitato.

Cornice: la cornice è rappresentata da brevi dialoghi in cui l'imperatore chiede a Marco Polo di descrivere ciò che ha visto nei suoi viaggi.

- Le città invisibili: Marco Polo descrive 55 città che rappresentano la complessità, il disordine della realtà che ci circonda, che è spesso insondabile, incomprensibile, quindi INVISIBILE

Le città sono fatte di sogni e di paure, spesso nascoste sotto prospettive ingannevoli e sfuggenti: il lettore è obbligato a cercare una logica, un ordine, un significato proprio in quello che legge, non può rimanere passivo.


EUFEMIA - è la città degli scambi di merci e idee - LINK al testo;

PROCOPIA -  LINK al testo: 
- descrive la preoccupazione per il sovraffollamento del pianeta;
- mostra un ambiente che deve bastare per fornire 
SPAZIO CIBO
ad una popolazione sempre crescente.

Il sovrafollamento spinge la popolazione 
- a colonizzare anche spazi non adatti all'insediamento (le facce occupano anche i fossi, i rami degli alberi...)
- a consumare tutte le risorse e i cibi disponibili.

Adesso proviamo a vedere una breve animazione relativa alla città di 
TECLA, la città delle impalcature, della necessità di costruire e colonizzare ogni spazio; LINK

LEONIA -  LINK: affronta il tema delle difficoltà legate allo smaltimento dei rifiuti, sempre più abbondanti e praticamente indistruttibili;

Proviamo con LAUDOMIALINK (questa è molto triste e complessa... non l'abbiamo ancora spiegata bene e non importa ripassarla).


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DEMOGRAFIA
/ \
demos (popolo) + grafia (studio/scrittura)


scienza che studia quantitativamente la popolazione, analizzando i fenomeni di
stato (situazione caratteristica di un posto/periodo)
movimento (situazioni che cambiano tra posti e periodi diversi)


- analizzando le causelegati a variazionidiatopiche (tra luoghi diversi)


- prevedendo gli sviluppidiacroniche (tra periodi diversi)

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DOVE VIVE LA POPOLAZIONE?
La distribuzione demografica è eterogenea,
perché è condizionata da elementi
naturali (clima, abitabilità, disponibilità di risorse    naturali...)
antropici (cultura, livello di sviluppo, disponibilità di lavoro, guerre...)
-> la popolazione si concentra nelle zone più favorevoli;
  • zone più densamente abitate: Europa occidentale, Asia sud-orientale, America Nord e l'Africa in corrispondenza delle metropoli.
  • zone meno densamente abitate: aree desertiche, foreste pluviali, aree polari e ad altitudini elevate.

Per calcolare il numero di persone che vive in un determinato territorio si utilizzano:
  • densità demografica: rapporto tra numero di abitanti e superficie sulla quale risiedono. (abitanti/km2)
  • densità fisiologica: numero di abitanti per unità di terreno agricolo produttivo: es in Egitto, dove le sole zone abitate sono lungo il Nilo, la densità aritmetica è di 77ab/km2, mentre le densità fisiologica, che prende in considerazione le sole zone abitate lungo il Nilo, è di 3.150 ab/km2)
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QUANTI SIAMO e SAREMO?


OGGI
  • dal 31 ottobre 2011 siamo 7 miliardi con densità media mondiale di 47 ab/km2
  • incremento demografico: la popolazione mondiale aumenta al ritmo di 1 milione di persone in più ogni 5 anni;
  • l'incremento è distribuito in modo eterogeneo
|
elevato incremento
|
basso incremento
società poco sviluppate, in cui prevalgono i bambini e i giovani, che raramente raggiungono età avanzate (grafico a piramide)





società ricche e sviluppate, in cui le famiglie fanno pochi figli che spesso raggiungono età avanzate
(grafico a botte)

martedì 8 maggio 2018

guerra fredda e test nuleari

La guerra fredda e la corsa agli armamenti

qualche video interessante

Nuclear testing


- Durante il periodo della guerra fredda, le potenze del blocco orientale e le potenze del blocco occidentale furono in gara continua per ottenere le armi più potenti, in una vera e propria "CORSA AGLI ARMAMENTI".

- Vi propongo un video di circa 14 minuti che mostra la quantità di test nucleari che sono stati eseguiti in quel periodo e anche dopo... sono certamente più di quanti ce ne immaginiamo!


- In questo video (8 minuti), possiamo vedere una sperimentazione di "nuclear testing" effettuata negli Stati Uniti, in Nevada, nel 1955. A giudicare dalle scarse o quasi nulle precauzioni prese dai soldati per proteggersi dalle radiazioni, è evidente che non si rendessero davvero conto di quelli che potevano essere gli effetti della radioattività.

Civil Defence 

- Un altro video interessante è quello prodotto dal ministro della "Civil Defence" americana (pubblica difesa) nel 1951-
Lo scopo era quello di istruire i cittadini su come comportarsi, nel caso dello scoppio di una bomba atomica: le istruzioni erano quelle di "duck and cover" (raggomitolarsi e proteggersi).
Per cercare di tranquillizzare la popolazione, le istruzioni sul corretto comportamento da tenersi vengono fornite per bocca di un'allegra tartaruga, Bert the turtle!
Il video dura circa 9 minuti - LINK


Freud e la psicanalisi

Freud e la psicanalisi:

elementi utili 
per comprendere il pensiero di Pirandello


Sigmund Freud
(1856-1939)

- neurochirugo, psicanalista e filosofo austriaco
- padre della PSICANALISI, che si occupa di analizzare il funzionamento dell'INCONSCIO.

- Freud individua tre LUOGHI PSICHICI che costituiscono la personalità di ciascun individuo.


- ES - parte impulsiva, animalesca, irrazionale e istintiva;
- SUPER IO - la morale che deriva dagli insegnamenti forniti dalla famiglia, dalla scuola, dalla società; è una coscienza che cresce gradualmente negli anni;
- IO - è una mediazione tra le due parti, una continua ricerca di equilibrio in una oscillazione dinamica;





venerdì 4 maggio 2018

I "non luoghi": amore e dintorni




Nel 1992, Marc Augè, un antropologo francese, nel libro

" Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità" 

ha per primo proposto la divisione tra 



LUOGHI ANTROPOLOGICI
- luoghi che conservano le caratteristiche culturali dei popoli che vi risiedono e ne sono lo specchio;
- sono luoghi intensamente vissuti, con i quali gli abitanti si identificano e ai quali sono collegati ricordi intensi;
- immaginiamo, ad esempio, questa aula e tutti i rapporti umani che si sono consolidati al suo interno; la disposizione dei banchi, lo spargimento di appunti, cartelline e cartacce rendono personalizzato ogni banco; quest'aula favorisce gli incontri e questo spazio rimarrà impresso nella vostra memoria per sempre.
e
NON LUOGHI 
- si tratta di spazi progettati per ospitare un gran numero di persone, come sale d'aspetto, centri commerciali, stazioni ferroviarie, stazioni di autobus, ascensori e, in generale, mezzi di trasporto;
- in questi luoghi l'enorme massa di persone presenti non sviluppa alcun rapporto reciproco: gli individui non si incontrano;
- una delle caratteristiche del non luogo è la frenesia dovuta al ritmo della vita moderna: nei non luoghi si transita e si consuma;
- un'altra caratteristica del non luogo è la familiarità: tutti i centri commerciali si assomigliano, così come tutte le stazioni e le sale d'attesa; in questo modo, il visitatore, pur nella sua solitudine, si sente a proprio agio.


Adesso andiamo ad analizzare un tipico NON LUOGO e la relazione umana che si o non si sviluppa al suo interno.

Andiamo in un vecchio autogrill degli anni '80...


























AUTOGRILL

(una canzone di Francesco Guccini, dall'album 
"Fra la via Emilia e il west - 1984 )

ecco il video - link

La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up, 
e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità, 
come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill, 
mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR... 
Bella, d' una sua bellezza acerba, bionda senza averne l' aria,
quasi triste, come i fiori e l' erba di scarpata ferroviaria,
il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...

Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina
e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina,
lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
ed io.... sentivo un' infelicità vicina...

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox,
ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
picchiettavo un indù in latta di una scatola di té...

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare...",
poi prendendo la sua mano sopra al banco: "Non so come cominciare:
non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via."

Terminò in un cigolio il mio disco d' atmosfera,
si sentì uno sgocciolio in quell' aria al neon e pesa,
sovrastò l' acciottolio quella mia frase sospesa,
"ed io... ", ma poi arrivò una coppia di sorpresa...

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d' ogni cosa,
cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa,
mi chiamò la strada bianca, "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai...










Wislawa Szymborska 
(poetessa polacca 1923-2012)


Amore a prima vista 
Sono entrambi convinti

che un sentimento improvviso li unì.

E’ bella una tale certezza

ma l’incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono

che non sia mai successo nulla fra loro.

Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da molto tempo potevano incrociarsi ?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole ?
uno scusi nella ressa ?
un ha sbagliato numero nella cornetta ?
ma conosco la risposta.
non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava e allontanava,
tagliava loro la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla a un’altra ?
Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto.
Chissà, forse già la palla
tra i cespugli dell’infanzia ?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava su un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
Subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.


"Incontri e disincontri" - Jimmy Liao







6 ottobre link
15 ottobre link  15 ottobre link
5 settembre link
22 dicembre link

23 dicemnbre link

lunedì 30 aprile 2018

ORALE CANZONE

ORALE: analisi del testo di una canzone
sabato 5 maggio -
  1. GALASSO - "Assenzio"
  2. LUCII - "Pachidermi e pappagalli"
  3. - HASKAJ
  4. - BRAHIMI
  5. DISCEPOLO - "Guerriero"
  6. PREVE - "Che ne sanno i Duemila"
  7. CAPACCI - "Combattente"
  8. - ZAMPARELLI

martedì 8 maggio
  1. - FOLCO
  2. CETOLONI - "Ti ho voluto bene veramente"
  3. TCHOUANDJIEP - "L'alba".
  4. GIUGGIOLI - "Nessuno vuole essere Robin"
  5. - KOSTA - "Avrai ragione tu"
  6. PUCCI - "Come nelle favole"
  7. GIOVANNINI - "Il regalo più grande"
  8. SCHIATTI - "Sono un eroe"

venerdì 11 maggio 

  1.  BIANCHINI - "Parole di ghiaccio"
  2. RONCHI - "Polaroid"
  3. ROGO - "Auschwitz"
  4. BURACCHI -


sabato 12 maggio

  • 1 - HODZA - "Ipernova"
  • 2 - PASSANITI - "Il sentiero dei nidi di ragno"
  • 3 - FROSINI
  • 4 - PIANIGIANI - "Non mi avete fatto niente"
  • 5 - VALERI


ISTRUZIONI
- la canzone deve essere in italiano;
- il tempo massimo, incluso il tempo di ascolto, è di 7 minuti;
- la canzone può essere ascoltata per intero o solo in parte;
- il voto non prende in considerazione la qualità della canzone, ma solo il contenuto dell'esposizione orale.
- l'esposizione orale deve comprendere i seguenti elementi che possono essere organizzati come si preferisce:

a) informazioni tecniche (autore, titolo, anno...) e sintesi dell'argomento di cui parla la canzone (es.: la canzone racconta la storia di due ragazzi che si incontrano e...);
b) indicazione del tema della canzone (es: il tema che emerge dal testo è la fragilità e l'insicurezza dei ragazzi adolescenti che...);
c) analisi del testo della canzone da un punto di vista stilistico (es: la canzone è strutturata in 4 strofe; l'autore ha utilizzato anafore, sinestesie, assonanze, consonanze personificazioni... qui è evidente un "mostra, non dire"...)
d) uno o più collegamenti con argomenti trattati in classe a ITALIANO, STORIA o GEOGRAFIA (es. questa scena è un evidente esempio di maschera pirandelliana... in questa strofa le pessime condizioni igieniche descritte possono ricollegarsi con l'ISU perchè... la situazione descritta sembra molto simile alla scena di un libro dal titolo...).



ECCO UN ESEMPIO:
la prof.
VI PRESENTA UNA CANZONE

1) PARTIAMO CON UN PAIO DI METAFORE... QUALE SARA' IL TEMA DELLA CANZONE?

- Vi propongo un paio di immagini che nella canzone sono usate come metafore:
- la forza di gravità
- il gesto di sollevare gli occhi da terra

- Secondo voi, queste due metafore cosa potrebbero rappresentare?
- Pensiamoci insieme, mentre andiamo avanti.

2) POCHISSIME INFORMAZIONI TECNICHE

- Canzone intitolata "Quello che intendevi", pubblicata all'interno dell'album di Jovanotti "Oh vita", del 2017.


3) SINTESI e PRIMO ACCENNO AL TEMA

- Jovanotti racconta le storie di alcuni personaggi, che hanno vite e destini davvero diversi tra loro e che, per caso, si incontrano.
Sono storie che CONTRASTANO tra loro, ma che hanno in comune il tema profondo della canzone, che è la gioia di vivere data dall'avere un sogno, un progetto, uno scopo.

- Ci sono due immigrati disperati, senza una casa e senza un futuro, che cercano di passare una frontiera, ma vengono costantemente bloccati dal doganiere, che invece ogni sera torna a casa dalla moglie, felice di guardare con lei la TV.

- Ci sono degli adolescenti dalla vita difficile: ce n'è uno che ama la velocità in moto, uno innamorato di una ragazza che non lo guarda nemmeno, uno che si è comprato una pistola e sogna di essere temuto da tutti.

- Infine c'è una ragazza che ha cercato di realizzarsi, andando all'estero a lavorare in un laboratorio di chimica e spera di regalare una vacanza ai suoi genitori.

4) ASCOLTO DELLA CANZONE
Adesso ascoltiamo!



QUELLO CHE INTENDEVI
Jovanotti (Oh vita! - 2017)

- Khaled e Momo che tutti i giorni si presentano dal doganiere 
e lui regolarmente gli dice di andare indietro di non tornare 
ormai sono diventati quasi amici 
ieri gli hanno portato dei dolcetti mediorientali 

di quelli con i pistacchi e con il miele 
lui li ha portati a casa da sua moglie di origine italiana 

li hanno mangiati insieme davanti alla tv;

- e Chicco ha un motorino che fa duecento all’ora 
rischia la vita con la stessa timida allegria 
di quello che sta appresso a Sara 
è che lo ignora e che lavora al banco della carne 
Ma sogna di incontrare la scintilla 
Di quelle che resistere non puoi 
E vi saluto e continuate voi 
E vi saluto e continuate voi 



Forse è questo quello che intendevi 
quando mi parlavi di libertà 

allungare la fine dei giorni brevi 

e opporsi alla forza di gravità 



attratte verso il centro della terra le cose cadono 

qualcuno che alza gli occhi e si ribella 
le cose cambiano 


Nico s’è comprato una pistola per i suoi 14 anni 
e stamattina l’ha portata a scuola mentre la prof spiegava 
una poesia priva di inganni 
lui se la accarezzava sotto il banco 
e si sentiva meglio di Leopardi, di Dante, dei politici 
del preside del figlio del padrone 
del negozio di elettrodomestici dove ci sta suo zio 
per mille euro al mese 
e non capisce come faccia a mantenere quello sguardo 
di chi è contento in fondo
senza pretese 
non è famoso neanche tra gli amici suoi 
che cazzo serve fare sacrifici poi 



Forse è questo quello che intendevi 

quando mi parlavi di libertà 

Allungare la fine dei giorni brevi 

e opporsi alla forza di gravità 


attratte verso il centro della terra le cose cadono 
qualcuno che alza gli occhi e si ribella 
le cose cambiano 

Gioia se n’è andata in Inghilterra 
con una laurea in chimica 
per ora fa reagire le molecole di pasta 
con quelle di aglio e olio 
e un po’ di musica in zona Chinatown 
ma intanto perfeziona il suo inglese 
Ce la farà 
può darsi 
se lo ripete mese dopo mese 
e ancora non ha perso il buonumore 
e forse non lo perderà mai 
se Dio vuole il prossimo Natale regalerà ai suoi vecchi 
La vacanza che per tutta la vita han continuato a rimandare 
che c’erano cose da fare 
C’erano cose da fare 




Forse è questo quello che intendevi quando mi parlavi di libertà 

allungare la fine dei giorni brevi 

e opporsi alla forza di gravità 

attratte verso il centro della terra 

Le cose cadono 

qualcuno che alza gli occhi e si ribella 
Le cose cambiano 
Le cose cambiano 
Le cose cambiano


5) STILE e APPROFONDIMENTO SUL TEMA
- Il tono è colloquiale: la struttura delle frasi è molto semplice.

- L'efficacia del testo è data dalla scelta delle scene che vengono descritte. Per ogni personaggio non viene raccontata l'intera biografia, ma solo un momento dal quale è immediatamente possibile immaginare tutto il resto. Ogni scena è un esempio perfetto di "mostra, non dire".

- Non ci sono particolari effetti sonori, tranne per la rima tra le parole liberTA' e graviTA', due parole dal significato opposto, che formano quasi un ossimoro, che è la chiave per comprendere il ritornello.

- Il cantante, nel ritornello, si rivolge a un "tu", dicendo "forse è questo quello che intendevi quando mi parlavi di libertà." Forse questi "tu" sono i vari protagonisti delle storie che ha raccontato.

- Il ritornello è la chiave per comprendere il tema della canzone, ovvero opporsi alla forza di gravità e sollevare gli occhi verso il cielo.

- Occorre contrastare la routine di una vita che ti guida su una strada conosciuta, rappresentata dalla forza di gravità che ti rassicura perché ti trattiene sulla Terra ma contemporaneamente non ti consente di volare. 
- La canzone è un invito ad allungare la fine dei giorni brevi, quelli che ti sembrano volare perché se sei felice il tempo scorre veloce.
- L'unico modo per ottenere questo effetto è guardare in alto, sperare, avere il coraggio di cambiare e rischiare.


6) COLLEGAMENTI
Ecco una lista di possibili collegamenti: naturalmente non avrei il tempo di svilupparli tutti.

LIBERTA' - La canzone affronta il tema della libertà di scegliere, di vivere in modo pieno e soddisfacente la nostra vita. 
I collegamenti con storia possono essere vari esempi di limitazione della libertà, come capitato in Italia, Germania, URSS durante i regimi totalitari.
Un altro collegamento potrebbe essere con il romanzo "The Giver" e il genere distopico.

BIOGRAFIE - Jovanotti racconta vari episodi tratti dalle vite di differenti personaggi. Qui potremmo facilmente collegarci al nostro laboratorio di scrittura, nella sezione delle autobiografie.

ARGOMENTATIVO - Jovanotti esprime una chiara opinione con l'intento di convincere il lettore del suo punto di vista. Potremmo fare un collegamento con il laboratorio di scrittura, nella sezione dell'argomentativo.

IMMIGRAZIONE - Partendo dalla storia dei due immigrati, Kaled e Momo, potremmo collegarci;
- a vari problemi di demografia (geografia);
- alle infrastrutture che consentono di attraversare il mondo;
- o al romanzo letto in estate dal titolo "Il cacciatore di aquiloni".

FONTE STORICA
- Potremmo analizzare questa canzone come una fonte storica che descrive il mondo contemporaneo.

PIRANDELLO
- La forza di gravità potrebbe essere l'obbligo di indossare maschere e interpretare ruoli imposti dalla società, come le maschere di Pirandello.

VERGA
- La storia dello zio che lavora nel negozio di elettrodomestici per un misero stipendio e non ha la forza di cambiare potrebbe farci pensare a Verga e alla metafora dell'ostrica che deve rimanere per tutta la vita aggrappata al suo scoglio, per evitare che il mare se la divori.

AMICIZIA, INNAMORAMENTO, VIAGGI
- Molti collegamenti sono possibili con romanzi che avete letto quest'anno nel laboratorio di lettura.